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CO2 nuovo record: 403 ppm, mai così alta negli ultimi 800.000 anni

Il rapporto emesso dal WMO (World Meteorological Organization) conferma la continua crescita delle concentrazioni dei gas serra in atmosfera. Diventa sempre più urgente rendere concrete e più ambiziose le misure previste dall'Accordo di Parigi. Il Greenhouse Gas Bulletin completo.

 

Il tasso di aumento dell'anidride carbonica (CO2) in atmosfera negli ultimi 70 anni è quasi 100 volte più grande di quello osservato alla fine dell'ultima era glaciale. Per quello che possono dirci le osservazioni dirette e i proxy, tali cambiamenti improvvisi nei livelli atmosferici di CO2 non sono mai stati visti in precedenza.

 
Greenhouse Gas Bulletin (WMO n.13)
Greenhouse Gas Bulletin (WMO n.13)

La figura a sinistra mostra la concentrazione di CO2 in atmosfera alla fine dell'ultima era glaciale mentre sulla destra mostra i valori di concentrazione più recenti [1]. L'area sottile grigia sulla figura a sinistra, che appare come una linea verticale, corrisponde ad un periodo di 70 anni simile a quello considerato nella figura a destra per il periodo più recente.

 

 

Il rapido aumento dei livelli atmosferici di CO2 e di altri gas a effetto serra (GHG) hanno il potenziale di avviare cambiamenti imprevedibili nel sistema climatico, a causa di forti feedback positivi, che portano a gravi impatti a livello ecologico ed economico.

Il programma del WMO Global Atmosphere Watch (GAW) registra il cambiamento dei livelli dei gas serra e permette di fornire una prima indicazione di allerta rilevando i cambiamenti in questi drivers atmosferici del cambiamento climatico.

La popolazione in crescita, le pratiche agricole intensive, gli aumenti nell'uso del suolo e nella deforestazione, l’industrializzazione e l'uso associato di energia proveniente da combustibili fossili, hanno contribuito all'aumento in atmosfera dei gas serra dall'inizio dell’era industriale (circa 1750).

Le emissioni di CO2 provenienti da attività umane hanno registrato un nuovo record nei livelli nel 2016, anche se, secondo la valutazione del Global Carbon Project l'aumento annuale di queste emissioni sono rallentate o persino hanno raggiunto una stabilizzazione.

Queste emissioni, insieme a quelle naturali del 2015 e del 2016 correlate alla presenza di El Niño, hanno contribuito alla aumento record della concentrazione di CO2 nell'atmosfera favorendo un ulteriore incremento del forcing climatico.

Il costante aumento delle concentrazioni di gas serra in atmosfera dal 1970 ad oggi è coerente con l'aumento della temperatura media globale nello stesso periodo con un record osservato nel 2016, come riportato nella relazione del WMO sullo stato del clima globale [2].

Negli ultimi 800.000 anni circa la concentrazione di CO2 pre-industriale in atmosfera è rimasta inferiore a 280 ppm attraversando i cicli glaciali e interglaciali, ma è salita nel 2016 alla media globale di 403,3 ppm.

Dalla ricostruzione più recente ad alta risoluzione ottenuta dalle carotature di ghiaccio, è possibile osservare che i cambiamenti di CO2 non sono mai stati così veloci come negli ultimi 150 anni, e le naturali variazioni di CO2 nelle ere glaciali hanno sempre preceduto corrispondenti cambiamenti di temperatura.

I dati geologici mostrano che i livelli attuali di CO2 corrispondono ad un "equilibrio" climatico osservato per l’ultima volta nel medio Pliocene (3-5 milioni di anni fa), quando il clima era più caldo di circa 2-3 °C rispetto a quello attuale, i ghiacci della Groenlandia e dell’Antartide Occidentale erano fusi e persino alcuni dei ghiacci antartici orientali erano scomparsi, portando il livello del mare a 10-20 m più alto di quello odierno.

[Traduzione dell'introduzione del Greenhouse Gas Bulletin]